Settembre è, per molte imprese, un mese chiave nella gestione operativa: si chiude il primo semestre, si analizzano i conti, si confrontano i risultati ottenuti con quanto previsto nel budget elaborato l’anno precedente e, se necessario, si aggiornano le previsioni per l’ultima parte dell’anno in corso.

È un momento cruciale, spesso sottovalutato, in cui le aziende hanno l’opportunità di verificare la coerenza tra pianificazione e realtà.

Tuttavia, non di rado, questo passaggio viene vissuto come un adempimento formale, una scadenza da rispettare più che un'opportunità di riflessione strategica. Le analisi vengono archiviate, i numeri scorrono nei report, ma il vero potenziale del confronto tra consuntivo e budget resta inespresso: quello di offrire una lettura lucida dell’andamento aziendale, di stimolare decisioni più consapevoli, di far emergere segnali di allerta o opportunità inaspettate.

Eppure, è proprio in questa fase che si rende evidente il valore pratico di quelli che chiamiamo con termine giuridico  “adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili”: non si tratta di adempimenti da manuale, ma di strumenti che permeano la gestione quotidiana, capaci di orientare l’impresa verso scelte coerenti, fondate su dati reali e sulla visione condivisa dei risultati da raggiungere.

In quest’ottica, il budget non è un esercizio tecnico da affidare all’amministrazione una volta all’anno, ma un processo dinamico e trasversale che coinvolge tutta l’organizzazione. È uno strumento che guida, allerta, coordina e dà misura alle decisioni.

👉 Nel prossimo articolo vedremo come il processo di budgeting, se gestito correttamente, può diventare una leva fondamentale per rendere concreti e funzionali gli adeguati assetti organizzativi. Affronteremo quattro aspetti chiave:

  1. Il budget come strumento di previsione e orientamento
  2. Il monitoraggio costante dei risultati
  3. La revisione delle previsioni come forma di flessibilità
  4. Il ruolo culturale e organizzativo del budgeting

Pierluca Princigalli

Pierluca Princigalli è Dottore Commercialista e Revisore Legale. L'esperienza maturata nel settore della consulenza fiscale e societaria lo ha portato alla consapevolezza della necessità di un nuovo paradigma del "fare impresa". I temi della sostenibiltà, del "futuro comune", dell'impresa sociale fanno parte del suo background di studi e lo portano a vedere le dinamiche aziendali come parte di un sistema che deve cercare il suo equilibrio.