“Il carbonio dentro di te, che costituisce circa il diciotto per cento del tuo essere, sarà transitato da un numero imprecisato di creature o disastri naturali prima di arrivare a te… In fin dei conti non sei così delicato, sai? Sei pietra, onda e corteccia staccata dagli alberi, sei una coccinella e l’odore di un giardino dopo la pioggia. Quando dai il meglio di te, ti porti dietro la parete nord di una montagna” *.
È vero, non siamo così delicati. Siamo qualcosa che ogni giorno diventa qualcosa di nuovo. La somma dei nostri passati, delle relazioni che decidiamo di avere e curare.
È stato un anno strano, a tratti difficile. Di certo sospeso e in cui pensiamo di aver perso qualcosa. Sono stati mesi in cui abbiamo imparato che il tempo e lo spazio sono le misure finite di qualcosa di prezioso e in costante mutamento. Giorni passati a immaginare un futuro che invece non sappiamo mai ma che in qualche modo ci appartiene.
E questo futuro, quello più prossimo, lo passeremo a imparare dalle nuvole che “non gravate di nulla | si librano senza sforzo sui fatti” **. Lo passeremo sospesi, questa volta volontariamente, per sperare ancora in un nuovo settembre, di ritrovarci nuovi. Di nuovo.
Ed è quello che auguriamo anche a voi. Almeno dal 10 al 23 agosto, i giorni in cui lo studio si prenderà una pausa.
*Ella Frances Sanders, Piccolo libro illustrato dell’universo, Marcos y Marcos
** Wislawa Szymborska, Nuvole
Your Comment
Leave a Reply Now