Il fenomeno del Bitcoin è per Paul Krugman, premio nobel per l’economia nel 2008, “una bolla colossale che finirà in tragedia”.
Di opinione contraria è l’esperto del mercato dell’arte, Peter Tchir, che sostiene, via Forbes, che se non è una bolla il prezzo pagato per un Rothko o il “Salvator Mundi”, per giunta di origine incerta, battuto per 450.300.000 dollari, forse nemmeno il Bitcoin lo è.
Esiste, secondo alcuni economisti, un parallelismo tra l’irrazionalità e la volatilità dei prezzi del mercato dell’arte e quella del Bitcoin, che giocherebbe a favore di quest’ultimo. Se si ammette che il mercato dell’arte possa vivere ancora senza regole, perché preoccuparci del Bitcoin?
Sorgente: Le criptovalute che ispirano l’arte – Il Sole 24 ORE
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