Da una parte occorrerebbe una maggiore presa di coscienza dell’importanza delle start-up culturali e creative in Italia, attraverso una chiara e mirata regolamentazione accompagnata da una serie di incentivi e agevolazioni che aiutino ad assumere personale qualificato, colmando il gap conoscitivo esistente attraverso una maggiore presenza delle istituzioni; e dall’altra una maggiore valorizzazione dei giovani neolaureati attraverso non solo percorsi formativi ad hoc quanto attraverso delle esperienze on the job e un maggior supporto agli start upper attraverso spazi di coworking, incubatori e acceleratori, che permettano loro di imparare nella pratica come accedere alle fonti di finanziamento, come sviluppare un business plan, come presentare un progetto e gestire situazioni complesse.
Sorgente: Il fenomeno delle start-up nel settore culturale | Tafter Journal
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