Visto che non si sa chi è, è difficile sapere ora cosa pensa su ciò che era prevedibile accadesse. Banksy, l’artista di cui si ignora il nome che dipinge i muri del mondo con le sue opere di strada, inizia a far notizia più per i soldi che muove che per i messaggi che vuole lanciare. Con i suoi murales in cui denuncia la guerra in Siria e il dramma dei migranti che scappano dal Medio Oriente, racconta l’amore ai tempi dello smartphone e la privacy rosicchiata dalla sorveglianza tecnologica, ha raggiunto successo planetario, nel 2010 è stato inserito da Time fra i cento personaggi più influenti del pianeta assieme a Barack Obama e Steve Jobs, è diventato icona grazie al web.
Sorgente: Il Sole 24 ORE
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