«E’ il momento di dare importanza ai temi della trasparenza e della valutazione d’impatto che gli enti e le attività culturali sono in grado di generare sui territori, così da incoraggiare ulteriormente i potenziali sostenitori. Occorre ampliare tutti i canali, dal crowdfunding ai lasciti, perché c’è un potenziale enorme ancora da valorizzare. Per questo serve che gli enti investano in figure professionali competenti, in grado di maneggiare bene le norme fiscali, ma anche e soprattutto i processi che gli anglosassoni riassumono nell’espressione “Donor Care”».
Sorgente: Il Sole 24 ORE
Your Comment
Leave a Reply Now