Il report sul mercato dell’arte globale commissionato per l’edizione 2016 di Tefaf di Maastricht all’economista specializzata Clare McAndrew, e presentato questa mattina nell’ambito della fiera, fotografa la situazione del settore in generale in base ai risultati del 2015 messi a confronto con quelli dell’anno precedente, registrandone le tendenze.
Tra i vari fenomeni registrati in un mercato in flessione (del 7% rispetto all’anno precedente: dai 68,2 miliardi di dollari del 2014 ai 63,8 del 2015) ci sono per esempio il «risorpasso» di Stati Uniti e Regno Unito sulla Cina, che quest’anno si attesta al terzo posto per fatturato globale di arte; un lieve predominio del mercato privato di antiquari e gallerie rispetto alle case d’asta (con fette di mercato rispettivamente del 53 e 47%); il calo dell’arte contemporanea, che rimane comunque al primo posto tra le categorie di settore; e l’importanza delle fasce di prezzo cosiddette di «alta gamma» (prezzi oltre il milione di dollari), cresciuta in un decennio del 400% e «ultra alta gamma» (oltre i 10 milioni), che rappresenta solo lo 0,1% del numero delle transazioni effettuate, ma ben il 28% del fatturato globale del mercato.
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