Di fronte alle cifre vertiginose che stanno raggiungendo le opere d’arte moderna e contemporanea non si può più non chiedersi se dietro tutto ciò non si celi qualcosa d’altro. I risultati d’asta autorizzano a pensare che il mercato dell’arte sia ormai il prodotto di un meccanismo impazzito o pilotato, che la crescita esponenziale e ingiustificata di artisti anche viventi ruoti attorno ad una sorta di buco nero finanziario in cui è possibile far lievitare e trasferire valori senza alcuna possibilità di verificarne l’entità, la provenienza, la trasparenza.
Sorgente: Make Art Not Money! Quando le opere d’arte diventano paradisi fiscali | Pablo Echaurren
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