Sembra ormai passato il tempo in cui lo Stato si rivolgeva al gioco d’azzardo in termini “positivi”, per risolvere un problema. L’ultima volta è stato con il terremoto dell’Aquila, quando l’esecutivo di allora aumentò significativamente l’offerta di gioco per finanziare la ricostruzione. Il 2009 è anche l’anno in cui le entrate erariali prodotte dall’azzardo legalizzato raggiungono il massimo, arrivando quasi a toccare i 9 miliardi di euro.
Dopo quasi venti anni di liberalizzazione selvaggia, la volontà politica di ridurre il “gambling footprint” sul territorio italiano appare piuttosto evidente. Le proiezioni future non ne tengono però ancora conto.
Sorgente: Entrate: lo Stato non punta più sul gioco d’azzardo
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