La redditività delle Poste si basa su tre pilastri fondamentali, nessuno dei quali è di mercato: compensi pubblici per la raccolta del risparmio, compensazioni pubbliche per il servizio universale del recapito e il fatto di svolgere servizi finanziari utilizzando personale che gode di un contratto molto meno favorevole di quello dei bancari. Poiché solo il settore pubblico può garantire la permanenza nel tempo di questi tre pilastri, la privatizzazione parziale riguarda non un’azienda di mercato bensì un’azienda a redditività di Stato, qualcosa di cui non sembra esservi precedente traccia nella pur lunga storia delle economie occidentali.
Sorgente: Strade – Né privatizzazione, né liberalizzazione: per Poste il solito pasticcio all’italiana
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