La ripresa, per quanto debole, passa per i “millennials”. Troppo spesso dimenticati da ricerche e statistiche, i figli dei “baby boomers”, nati negli anni ’80 sono il vero motore dei consumi. Più istruiti, più colti, più digitali dei loro genitori, i “millennials” sono anche più poveri: spesso ancora alla ricerca della prima occupazione. Sono loro le prime vittime di una recessione costata 122 miliardi di euro che si è tradotta in un’esplosione della disoccupazione e un calo degli stipendi che ha portato il Pil procapite a circa 22mila euro. Motivo per cui per comprare fanno scelte oculate e attente. Soprattutto alla qualità. Insomma preferiscono spendere meno, ma meglio. Addio quindi agli economici fast-food sostituiti da cibi biologici e del territorio. Un modello che replicano per ogni categoria merceologica
Sorgente: I millennials trainano la ripresa, ma ribaltano il modo di consumare
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