La politica europea nella trappola della povertà

A Cipro il Pil pro capite è sceso del 14 per cento e le persone a rischio povertà sono aumentate di 4 punti. In Spagna e Portogallo, il reddito pro capite è sceso del 5 per cento circa e la quota di poveri è salita di 2,6 punti percentuali. In Italia la diminuzione del Pil tra 2009 e 2013 è stata inferiore (-3,5 per cento) ma l’aumento della povertà anche più marcato che nel resto del Mediterraneo (+3,7 punti percentuali: da poco meno di un quarto della popolazione al 28,4 per cento del totale). E anche un paese tradizionalmente classificato nella parte solida dell’Europa come l’Olanda ha visto scendere il Pil pro capite di circa un punto percentuale, mentre la percentuale di poveri saliva in proporzione. Nei paesi indicati è mancata la crescita ed è salita la povertà. Ma l’aumento della povertà in Italia è stato più che proporzionale rispetto alla perdita di Pil. Forse perché abbiamo un sistema di welfare che protegge tante categorie, ma non i poveri.

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