Kickstarter sbarca in Italia. O meglio: apre all’Italia. È infatti il tredicesimo Paese nel mondo – insieme ad altri che partono oggi: Austria, Belgio, Lussemburgo e Svizzera – nel quale inventori e creativi sono direttamente autorizzati a lanciare una campagna in una delle quindici categorie e cercare il supporto della community mondiale per finanziarla e dare vita al loro progetto. Possono cioè farlo utilizzando i propri dati bancari locali e inserendo le descrizioni dei progetti in italiano, in inglese o in entrambe le lingue oltre ai sottotitoli nei video in vari idiomi. Prima, bisognava ingegnarsi parecchio. Ovviamente, dovesse andare bene, le sottoscrizioni saranno versate in euro mentre agli appassionati di tutto il mondo, specialmente quelli statunitensi, vedranno una conversione in dollari degli obiettivi stabiliti così come delle varie soglie di contributo e relative ricompense.
viaKickstarter da oggi anche in Italia – Wired.
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