Immobili, coniugi, contributi: le trappole del nuovo «730»

Immobili, coniugi, contributi: le trappole del nuovo «730»

Precompilata sì, ma non proprio «chiavi in mano». La dichiarazione dei redditi 2015, con il 730 predisposto dalle Entrate per 20,4 milioni di contribuenti, oltre a una serie di dati da inserire come le spese mediche (ma questo era noto) contiene anche alcune trappole da evitare. Certo, per quest’anno è «sperimentale» e va riconosciuto una sorta di beneficio di inventario.

Ma dagli immobili ai familiari a carico, dai giorni lavorati nel 2014 ai contributi versati per la colf, ci sono valori che in alcune dichiarazioni risultano non precisi o incompleti. E che quindi bisogna controllare attentamente, soprattutto se si decide di accettare o modificare il 730 in “proprio”. A rilevarlo sono le testimonianze raccolte dal Sole 24 Ore del Lunedì tra i professionisti, i Caf e i lettori che hanno scritto alla email ilmiogiornale@ilsole24ore.com.

Testimonianze che di per sé non dicono quanto un errore sia diffuso, ma impongono a tutti di fare attenzione. Anche perché chi ha ricevuto una precompilata che contiene imprecisioni a proprio favore, ad esempio una deduzione maggiorata, deve correggerla prima di inviarla. Come ha detto l’agenzia delle Entrate via Twitter: «L’onere indicato erroneamente va corretto. In caso contrario la dichiarazione può essere considerata infedele».

viaImmobili, coniugi, contributi: le trappole del nuovo «730» – Il Sole 24 ORE.

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