Ci sono voluti anni per convincere le aziende che un sito destinato ad un target internazionale debba essere localizzato a seconda del Paese a cui ci si rivolge. Il sito “multilingue” è diventato finalmente “d’obbligo” anche per le aziende nostrane, che non pretendono più che tutto il mondo parli italiano; grazie ai canali di comunicazione web, ora le aziende possono approcciare nuovi mercati internazionali, posizionando il proprio brand dopo averlo localizzato.
viaLa localizzazione e i blog multilingue | Il giornale delle pmi.
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