Mercato del lavoro, legge elettorale, assetto istituzionale, fisco, giustizia, scuola, e tra poco, forse, toccherà pure alle pensioni. In un anno e pochi mesi di lavoro, il governo Renzi ha deciso di mettere in agenda riforme in tutti i settori. Quasi tutti, in realtà. Il mercato del credito, ad esempio, è stato totalmente dimenticato dalla furia riformatrice renziana. A torto, secondo Tommaso Monacelli, docente di macroeconomia all’Università Bocconi di Milano:
«È paradossale: il mercato del credito italiano è uno dei più inefficienti del mondo sviluppato, ma una sua riforma non è nemmeno lontanamente all’ordine del giorno. Non c’è nessuno, a Roma, a cui sia venuto in mente che forse le banche c’entrano qualcosa nella crisi di questo Paese, nella caduta della produttività delle nostre imprese».
via«Altro che lavoro e legge elettorale: è ora di riformare le banche» | Linkiesta.it.
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