Le black list “indeducibilità dei costi” e “controlled foreign companies”

Cambiano i criteri previsti per l’elaborazione delle black list sulla “indeducibilità dei costi” e sulle “controlled foreign companies” (Cfc), con l’obiettivo di favorire l’attività economica e commerciale transfrontaliera delle nostre imprese. Il ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, ha firmato due decreti ministeriali che modificano, per l’appunto, le black list sulla “indeducibilità dei costi” e sulle “controlled foreign companies”, già emanate in attuazione rispettivamente degli articoli 110 e 167 del testo unico delle imposte sui redditi. Lo ha reso noto con un comunicato il dicastero di via XX Settembre.

La nota spiega che i due decreti danno tempestiva attuazione alle disposizioni contenute nella legge di Stabilità 2015. Secondo quanto previsto dalla legge di Stabilità (articolo 1, comma 678), l’unico criterio rilevante ai fini della black list sulla “indeducibilità dei costi” relativi a transazioni effettuate con giurisdizioni estere è la mancanza di un adeguato scambio di informazioni con l’Italia. È stato eliminato il criterio relativo al livello adeguato di tassazione.

viaLe black list “indeducibilità dei costi” e “controlled foreign companies”.

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