“Schopenhauer ha detto: «La noia ha la sua rappresentazione ufficiale la domenica».
Per me bambino la domenica era piuttosto un giorno noioso. Non so molto bene perché, ma penso che spesso i bambini la sentano così. Non c’è scuola in quel giorno, e la scuola, anche se per il bambino è ambigua, è un ambiente sociale e affettivo… abbastanza distraente.
Adesso, poiché non sono più bambino, la domenica per me è ritornata un giorno fausto. Un giorno che sospende quella richiesta sociale – posta, telefono, appuntamenti – che è la mia fatica della settimana. Un giorno felice perché è un giorno bianco, un giorno silenzioso in cui posso restare pigro, vale a dire libero.
Perché la forma votiva della pigrizia moderna è in fondo la libertà.”
(Non far nulla. Guardar crescere l’erba. Lasciarsi scivolare nel corso del tempo. Fare della propria vita una domenica… Roland Barthes parla della delizia della pigrizia.)
viaRoland Barthes. Osiamo essere pigri | Doppiozero.
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