Il fenomeno della contraffazione e della falsificazione dei prodotti alimentari Made in Italy, chiamato Italian sounding, costa all’Italia 300mila posti di lavoro, che si potrebbero creare nel Paese con un’azione di contrasto a livello nazionale e internazionale.
È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti a commento alpiano per l’export del Governo divulgato dal Mise, che prevede per la prima volta azioni di contrasto all’Italian sounding, che solo nell’agroalimentare sviluppa un fatturato di oltre 60 miliardi di euro, quasi il doppio dei prodotti originali.
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