Con il Quantitative easing, la Banca centrale europea ha introdotto un massiccio piano di acquisti di titoli di Stato. Il rischio dell’operazione sarà in larga parte attribuito alle singole banche centrali nazionali. Generalmente si pensa che, se questo rischio dovesse materializzarsi, sarebbe lo Stato a dovere ricapitalizzare la sua banca centrale nazionale. Non è così in Italia, in virtù di un assetto molto particolare, che vede soggetti privati detenere le quote di proprietà della Banca d’Italia.
La riforma introdotta poco più di un anno fa mirava a creare un mercato di quelle quote, e prevedeva che la Banca d’Italia stessa potesse diventare temporaneamente azionista di se stessa. Alla luce del Qe, quella riforma solleva inquietanti interrogativi.
viaIl paradosso delle quote Bankitalia in tempi di Quantitative easing | Angelo Baglioni.
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