Il decreto di riforma degli ammortizzatori sociali, approvato dal Consiglio dei ministri il 24 dicembre e trasmesso alla Camera dei deputati, per la conversione in legge, il 13 gennaio 2015 fa un ulteriore passo avanti, rispetto alla riforma Fornero, nella direzione della introduzione di una misura unica di sostegno pera chi perde il lavoro. In attesa della annunciata riforma che semplifichi l’attuale molteplicità attuale dei contratti di lavoro, la misura introduce, accanto alla ribattezzata Naspi (Nuova prestazione di assicurazione sociale per l’impiego), diretta ai lavoratori dipendenti, anche una indennità con caratteri analoghi diretta ai lavoratori parasubordinati – la Dis-Coll.
La combinazione di criteri contributivi e tempi minimi in cui si è stati occupati probabilmente lascerà privi di protezione ancora un buon numero di persone che perdono il lavoro prima di aver maturato uno o entrambi i requisiti. Così come rimarranno escluse le false partite Iva. Si tratta, tuttavia, di un importante passo avanti verso una logica universalistica.
viaLa povertà continua a non essere in agenda | Chiara Saraceno.
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