«Riflettiamo su introdurre degli strumenti che vanno sotto il nome generico di bad bank, ma possono assumere varie forme. Ci sono varie opzioni e le stiamo esaminando, anche tenendo conto delle implicazioni sulle regole europee sugli aiuti di Stato». Con queste parole a la Repubblica il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha riaperto una questione che era scomparsa dai radar del dibattito economico italiano da circa un anno. Parole a cui hanno fatto eco quelle del governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, che a Davos ha definito la bad bank “un’idea interessante”, prendendo al balzo la palla alzata da Padoan e appoggiando più esplicitamente l’idea dopo la cautela degli anni scorsi. L’Abi, l’associazione delle banche italiane, in questi anni è invece stata contraria. Troppo importante far vedere all’esterno che gli istituti di credito italiano erano solidi e lontani dalle situazioni drammatiche delle banche spagnole, affossate dallo scoppio della bolla immobiliare, così come di quelle irlandesi.
viaCome sarà la bad bank all’italiana, ora che si può fare | Linkiesta.it.
Your Comment
Leave a Reply Now