Il problema della sostenibilità è, resta e resterà cruciale se si continuerà a guardare alla cultura come a qualcosa di estemporaneo, dalle ricadute immediate, misurabili quantitativamente solo in termini di crescita economica, di indotto turistico, anziché come presupposto fondamentale per una società più consapevole e quindi critica, dunque auspicabilmente equa.
Una società capace di assumersi il rischio, affrancandosi dal ricatto del profitto, di investire in qualcosa che risulterà fertile nel tempo, fertilizzando a sua volta nuovi campi e nuovi territori, abbracciando un cambiamento di cui non si è meri spettatori ma ispiratori.
Eppure qualcosa accade.
Your Comment
Leave a Reply Now