Secondo Paolo Mameli, Economista Area Euro di Intesa Sanpaolo, il solo deprezzamento del 10% del tasso di cambio euro/dollaro rispetto allo scenario base avrà un effetto positivo dell’1,5% sull’export e dello 0,4% sul Pil (tenendo conto dell’effetto di retroazione dell’export sulle importazioni).
Non è poco, tenendo conto che nel 2015, la ripresa sarà «ancora una volta molto dipendente dall’estero. Infatti le esportazioni nette potrebbero aggiungere lo 0,3% al Pil, dopo lo 0,5% del 2014. L’export è atteso accelerare al 3,3% dopo l’1,9% di quest’anno, a fronte di un import anch’esso in ripresa (+2,5% da +0,4%)»
viaIl mini-euro può essere la svolta del 2015 | Linkiesta.it.
Your Comment
Leave a Reply Now