Essere maschio o femmina conta sempre meno nei criteri di selezione dei candidati, a fare la differenza per i datori di lavoro sono le competenze. Così dai dati previsionali di quest’anno oltre la metà delle nuove assunzioni saranno rivolte indistintamente ad ambo i sessi, contro il 43,8 % del 2011. Ma nelle imprese sociali dove l’indifferenza al genere da parte delle aziende appare ancora più elevata 68,4%, le donne talvolta hanno una chance più marcata di trovare un posto di lavoro.
viaImprese femminili: sprint delle imprenditrici under 35, +6% in sei mesi | Il giornale delle pmi.
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