L’iva al 4 per cento oggi è vista come un riconoscimento del valore culturale del libro ma proprio per questo è spesso criticata per due ragioni. La prima lamenta il declino degli standard dell’editoria italiana e chiede perché il romanzo di Federico Moccia debba avere la stessa imposta di quello di Giorgio Vasta. La seconda chiede perché i libri di Moccia e Vasta e pure una biografia di Luciano Berio meritino l’iva agevolata mentre un disco di Berio, o di Charles Mingus, è soggetto a un’iva del 22 per cento.
viaA parte l’iva, perché in Italia gli ebook non vendono? – Alessandro Gazoia – Internazionale.
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