La grande trasformazione socioeconomica in atto non è il promettente risultato di una transizione tecnologica di cui celebrare i fasti. Abbiamo di fronte un grande dispositivo antropologico che nella rivoluzione digitale sta trasformando le forme di vita, di produzione e riproduzione sociale e si presenta soprattutto come rivoluzione conservatrice, attraverso quella che Luciano Gallino ha giustamente definito «lotta di classe dall’alto».
I rapporti di forza, in termini economici, politici e legali rimangono uno strumento preponderante nella strutturazione del mondo del lavoro, soprattutto quando si entra nel campo del disciplinamento dei lavoratori, siano essi salariati in via d’estinzione o nuove leve con la partita Iva.
viaFreeconomics: unaltra utopia letale per il Quinto Stato?.
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