Lo confesso

Lo confesso: ho comprato libri su Amazon. L’ho fatto convinto dalla facilità di trovare quello che cercavo più che dallo sconto, dalla consegna a casa più che dalla velocità.L’ho fatto e non lo farò più. Ci sono mille motivi o forse solo uno che li riassume tutti quanti. Non possiamo lamentarci se il verduriere sotto casa lascia il posto a una banca ma la frutta la compriamo al supermercato, se non ci sono più negozi di dischi ma decine che vendono telefonini, se non troviamo più un libraio a cui chiedere consiglio mentre noi spendiamo in rete. Se la ricchezza è un concentrato all’1%, se non sappiamo più scegliere perché abbiamo delegato a qualcun altro come l’istruzione dei figli alla televisione.Non possiamo lamentarci del mondo e di come è diventato se non abbiamo fatto nulla per farne davvero parte. La nostalgia può permettersela solo che sa pensare al futuro.Cercherò una libreria vicino a casa o all’ufficio, finché ce n’è. Una libreria piccola il giusto, indipendente. Distante da ciò che è diventata la Feltrinelli, il Picard della cultura, libri al chilo e l’offerta della settimana. Un libraio da salvare, a cui prenotare la mia curiosità, che possa procurare ciò che non può immagazzinare.Un libraio che ci salvi. Che ci aiuti ad andare oltre al tutto e subito. Per tornare a scegliere e saper aspettare

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