Se l’economia è attività umana, non è mai eticamente e antropologicamente neutrale. O costruisce rapporti di giustizia e di caritas, o li distrugge. Non esiste un’altra alternativa. Da tale prospettiva il mercato è allora richiamato ad una vocazione originaria e perduta di inclusione sociale, dove i rapporti e gli equilibri economici siano anch’essi sussidiari alla autentica promozione umana e al bene comune.
http://s2ew.caritasitaliana.it/materiali/Pubblicazioni/libri_2014/Rapporto_poverta/Rapporto_2014_completo.pdf
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